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Questo itinerario ci porta fuori dal centro abitato, alla scoperta di luoghi incantevoli e suggestivi. Partendo dalla chiesetta di Santa Lucia ci incamminiamo per la strada “dietro al Tufo” e, dopo una serie di tornanti, ci troviamo nella valle dell’Ofanto, nei pressi di un grande incrocio, dove anticamente vi era la Taverna del Passo in cui alloggiavano i pellegrini in viaggio per queste terre. Non molto lontano, sulla sponda opposta dell’Ofanto, oggi nel territorio del Comune di Rapone, si trova una chiesetta intitolata a Santa Maria dei Santi.
La chiesa compare nella Sacra Visita del cardinale Alfonso Gesualdo del 1565, dalla quale apprendiamo che vi si celebrava messa una volta all’anno nel mese di maggio, quando in due o tre giorni festivi vi si recava il Capitolo di Calitri in processione. Questa tradizione è viva ancora oggi.
Ritornando sulla strada che dalla Taverna del Passo conduce a Castiglione, e continuando in tal direzione, giungeremo, passando per le Masserie Maffucci costruite nel XVIII secolo, al monte di San Zaccaria, vicinissimo al bosco di Castiglione. Qui una volta sorgeva un borgo di casali dell’Universitas di Calitri. Il posto è così suggestivo che sembra che davvero negli anfratti del monte stia dormendo il leggendario drago partorito dalla fantasia del popolo calitrano, pronto a svegliarsi e a lanciare fiammate contro chi volesse impadronirsi del tesoro di San Zaccaria di cui è custode.
Teatro di scontri e vendette durante l’epoca del brigantaggio, il bosco di Castiglione è oggi un’oasi di verde e di pace. Qui si possono fare distensive passeggiate, fare un salto alla “Fontana della Forma” in cerca di un po’ di refrigerio, o ai “Proulacchji” e al vicino “Lago delle Canne” dove è possibile ammirare i cavalli al pascolo allevati da famiglie di contadini del posto, e magari dedicarsi ad una sana attività sportiva nel vicino percorso ginnico realizzato interamente con materiali naturali.